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Donazioni: in arrivo una rivoluzione epocale

3.11.23 Stralciate le norme sulle donazioni 

NB: La parte relativa alle norme sulla donazioni contenuta nella legge di bilancio, è stata poi stralciata dal testo ritenendosi che la portata del provvedimento debba essere delineata da un provvedimento legislativo ad hoc e non da questo testo.

L’art. 13 della legge di bilancio presentata in questi giorni ridisegna 80 anni di codice civile e dà una vigorosa spallata a norme che avevano ingessato il mercato immobiliare e quello del credito.
Le norme attualmente in vigore prevedono che i legittimari (coniugi, figli, ed in mancanza di questi, gli ascendenti) che all’apertura di una successione siano stati lesi da donazioni fatte in vita dal de cuius possono esperire le azioni di riduzione e di restituzione con la quale chiedere la restituzione del bene donato al proprietario (terzo acquirente
del donatario).
In tale situazione chi acquista un bene donato rischia tali cause per 20 anni dalla trascrizione della donazione. Inoltre i beni donati in questi casi tornano liberi da ipoteche: il che significa che le banche non possano rischiare di perdere le ipoteche.
In parole semplici acquistare beni donati è rischioso e venderli o ipotecarli molto complicato Tutto questo meccanismo viene smantellato dalle nuove norme, per cui se un bene è stato donato, la sua trasferibilità non porterà con sé l’alea
della restituzione.
Quindi, sia l’acquirente a titolo oneroso, che la banca finanziatrice che abbia un’ipoteca sul bene, non correranno più il pregiudizio che la donazione abbia leso la quota di legittima spettante ai legittimari.
Chi va a rimetterci saranno quindi i legittimari laddove il patrimonio del donatario non fosse capiente (perché sarà questi che dovrà monetizzare in danaro quanto loro spettante).
Una vera rivoluzione che sembra andare nella direzione di facilitazione nella circolazione dei beni e più semplice accesso al credito per tali tipologie di atti.
Da notare infine la norma transitoria che denota una finezza tecnica da non sottovalutare.
Tali nuove norme infatti saranno applicate alle successioni aperte dopo l’entrata in vigore della legge di bilancio 2024. Per quelle precedenti i legittimari avranno 6 mesi di tempo per notificare e trascrivere un atto di opposizione alle donazioni. In mancanza di tale attivazione, dopo 6 mesi le nuove norme varranno per tutte le successioni.


Dott.Cesare Iannotti